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Pensioni, il sistema italiano rincorre (a fatica) quelli esteri

Nel 2024, l’Italia ha visto un peggioramento nella sua posizione globale riguardante l’efficacia del sistema delle pensioni. Il Paese fatica soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità della previdenza.

Italia solo al 35° posto nel Global Pension Index

L’Italia si è piazzata al 35° posto nella classifica Global Pension Index 2024, realizzata dal Mercer Cfa Institute. Lo studio ha analizzato 48 sistemi pensionistici a livello mondiale, che coprono il 65% della popolazione globale. I sistemi sono stati valutati su tre criteri principali: sostenibilità, adeguatezza e integrità.

In cima alla classifica troviamo i Paesi Bassi, seguiti da Islanda, Danimarca e Israele, che hanno ottenuto i punteggi più alti in tutte le aree.

Il sistema pensionistico italiano sotto esame

Il sistema italiano viene descritto come uno che presenta “buone caratteristiche”, ma con “significative carenze”. Queste lacune potrebbero minacciare la sua efficacia e sostenibilità a lungo termine se non verranno affrontate. Attualmente, l’Italia si trova nel gruppo contrassegnato con la lettera C, insieme a Paesi come Giappone, Cina e Brasile.

Punteggi dell’Italia: adeguatezza, sostenibilità e integrità

L’Italia ha ottenuto punteggi molto diversi nelle tre categorie chiave:

  • Adeguatezza: 68,2 punti (22° posizione)
  • Sostenibilità: 25,1 punti (47° posizione)
  • Integrità: 77,2 punti (21° posizione)

Il dato più preoccupante riguarda la sostenibilità, dove il Paese si trova quasi all’ultimo posto. Questo riflette le preoccupazioni legate alla demografia e al debito pubblico in aumento.

Problemi strutturali: un sistema in crisi

La principale debolezza del sistema pensionistico italiano è la sua sostenibilità. L’Italia sta affrontando un calo demografico che riduce il numero di lavoratori attivi, mentre il numero dei pensionati continua a crescere. Questa dinamica è particolarmente visibile nel Sud del Paese, dove il numero delle pensioni erogate ha superato quello dei lavoratori attivi.

Secondo le previsioni della Cgia di Mestre, entro il 2028 circa 3 milioni di italiani lasceranno il mercato del lavoro, aggravando ulteriormente la situazione.

Possibili soluzioni per il futuro

Gli esperti suggeriscono alcuni interventi per migliorare la situazione pensionistica italiana:

  • Ampliare la copertura dei lavoratori negli schemi pensionistici occupazionali.
  • Aumentare la partecipazione al lavoro nelle fasce d’età più avanzate.
  • Limitare la disponibilità dei benefici prima del pensionamento.
  • Ridurre il debito pubblico e la spesa pensionistica in rapporto al PIL.

L’indice dell’Italia è sceso da 56,3 punti nel 2023 a 55,4 nel 2024, a causa della riduzione della pensione di base rispetto al salario medio.

Le misure del governo Meloni

Il governo Meloni ha introdotto alcune misure per affrontare queste problematiche, tra cui l’aumento volontario dell’età pensionabile a 70 anni e la riduzione delle pensioni anticipate. Questi interventi rappresentano un primo passo verso la risoluzione delle criticità evidenziate.

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