KTM sta attraversando una grave crisi finanziaria. Il debito ammonta a 3 miliardi di euro e le perdite per il 2024 sono stimate oltre i 900 milioni. Inoltre, il valore delle azioni ha subito un crollo del 90%.
Amministrazione controllata e taglio dei costi
Il gruppo Pierer Mobility ha annunciato che KTM entrerà in un regime di amministrazione controllata interna. La priorità sarà ridurre i costi, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport. Tuttavia, il futuro del reparto corse rimane incerto.
Produzione e rischio occupazionale
Attualmente, KTM produce 1.000 moto al giorno. Questa sovrapproduzione mette a rischio oltre 3.600 posti di lavoro. Entro la fine dell’anno, 500 dipendenti potrebbero essere licenziati. Tra le misure previste figurano:
- Riduzione del personale.
- Svalutazione di beni.
- Revisione dei costi fissi.
A partire dai primi mesi del 2025, gli stabilimenti in Austria interromperanno la produzione, che continuerà in India e Cina grazie alla collaborazione con Bajaj.
Il messaggio dell’azienda
Stefan Pierer, CEO di KTM, ha commentato: «Stiamo affrontando una delle sfide più grandi della nostra storia, ma siamo determinati a trasformare questa crisi in un’opportunità per costruire un futuro più solido». Pierer ha inoltre sottolineato l’impegno dell’azienda nello sviluppo di nuove tecnologie per ridefinire gli standard del settore.
KTM ha rassicurato i clienti con una nota ufficiale: «Garantiamo la continuità nella consegna di moto, ricambi e accessori alle solite condizioni. Non ci saranno interruzioni nel servizio o nella fornitura di merci».
Impatto sulla MotoGP
La crisi potrebbe avere ripercussioni anche sul reparto corse. KTM prevede di partecipare alla MotoGP 2025 con quattro moto: due ufficiali e due del team Tech3. Sebbene il progetto sembri al sicuro, il budget per lo sviluppo della RC16 potrebbe subire tagli.
Nei recenti test del 19 novembre, le novità si sono limitate a una nuova carena e alcuni cupolini. Nessuno dei due collaudatori è sceso in pista.