Il cinema italiano ha registrato un significativo recupero nel 2023, tuttavia, non ha ancora raggiunto i livelli pre-Covid. Nonostante manchi ancora un 16,3% negli incassi e un 23,2% delle presenze rispetto al periodo 2017-2019, gli operatori guardano con ottimismo al futuro.
I dati Cinetel confermano il trend di crescita: nel 2023, gli incassi sono aumentati del 61,6% e le presenze del 58,6% rispetto al 2022. Il cinema italiano ha riguadagnato terreno, rappresentando oltre il 20% del mercato con incassi raddoppiati rispetto all’anno precedente.
Il recupero è evidente soprattutto nella stagione estiva, tradizionalmente considerata debole, ma che ha visto incrementi costanti. La promozione di progetti come Cinema Revolution, con prezzi calmierati per film italiani ed europei, ha contribuito a questo successo.
Il pubblico femminile è tornato in sala, con una crescita del 77% rispetto al 2022, insieme alle fasce d’età più mature. Questo ritorno ha ridato slancio al settore, dimostrando l’attaccamento del pubblico al cinema come luogo di aggregazione culturale.
Le dichiarazioni della sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e del presidente di Anica, Francesco Rutelli, sottolineano l’importanza di continuare a investire nella produzione di film italiani e nel coinvolgimento del pubblico. Il 2023 è stato un anno positivo, ma c’è ancora spazio per migliorare e innovare.
Un futuro, dunque, tutto da scrivere, o da riscrivere. I dati d’incasso dei maggiori film dell’anno appena trascorso fanno ben sperare. Cifre da capogiro per “C’è ancora domani”, “Oppenheimer”, “Barbie” e “Povere creature!”, e non solo. Queste cifre fanno pensare ad una ripresa prepotente del cinema in Italia. Non ci resta che attendere e vedere ciò che il 2024 avrà in serbo per il futuro delle sale cinematografiche.