Enrico Letta ha presentato oggi al Consiglio europeo di Bruxelles un rapporto sul futuro del mercato unico europeo. Lo definisce non una Bibbia, ma una cassetta degli attrezzi. Il rapporto, trasmesso online dal canale audiovisivo europeo Ebs, sottolinea il rischio di un divario crescente tra l’UE e gli Stati Uniti. Esso propone soluzioni pragmatiche per colmarlo.
Letta ha ribadito l’importanza di mettere al centro della politica economica europea la vita dei cittadini, richiamando le idee di Jacques Delors, il cui obiettivo era realizzare un mercato unico entro il 1993. Tuttavia, Letta ha evidenziato la necessità di aggiornare questo progetto, focalizzandosi sui settori delle telecomunicazioni, dell’energia e dei mercati finanziari.
Nel settore delle telecomunicazioni, Letta ha notato la frammentazione del mercato europeo e la mancanza di leadership tecnologica. Ha così suggerito un rilancio del settore per garantire economie di scala e proteggere i consumatori.
Per quanto riguarda l’energia, Letta ha proposto la creazione di un’Unione dell’energia e il potenziamento delle infrastrutture per favorire la connettività tra i paesi europei.
Letta ha anche suggerito un cambiamento nel progetto di Unione dei mercati dei capitali, ribattezzandolo ‘Unione del risparmio e degli investimenti’ e collegandolo al finanziamento di beni comuni europei.
Letta ha anche sottolineato l’importanza di sostenere le piccole e medie imprese (PMI) nell’UE. Egli propone un ‘ventottesimo regime’ giuridico europeo per semplificare la normativa e facilitare l’accesso al mercato unico.
Infine, Letta ha proposto la creazione di un ‘Fondo per la solidarietà e l’allargamento’. Questo per sostenere i paesi beneficiari netti delle politiche comunitarie e evitare che l’allargamento dell’UE diventi impopolare.
L’ex premier italiano ha concluso sottolineando l’urgenza di agire ora per affrontare le sfide del mercato unico europeo. Egli ha espresso la speranza che il suo rapporto possa contribuire a stimolare il cambiamento necessario.