L’Arabia Saudita, attraverso il suo Fondo Pubblico di Investimento (PIF), ha investito 5 miliardi di dollari nell’economia egiziana. Questo gesto rafforza i legami tra i due paesi e ha obiettivi strategici regionali.
Politicamente, l’Arabia Saudita vuole consolidare la sua leadership nel mondo arabo. L’Egitto, il paese più popoloso della regione, è un partner cruciale per la stabilità politica del Medio Oriente. Investire nella sua economia permette all’Arabia Saudita di avere maggiore influenza su un alleato chiave.
L’obiettivo saudita è anche prevenire l’instabilità politica e sociale nei paesi arabi in difficoltà economica. L’Egitto affronta sfide come alta inflazione e deficit di bilancio. L’aiuto economico saudita mira a stabilizzare il paese ed evitare tensioni che potrebbero destabilizzare la regione.
Sul piano geopolitico, l’Arabia Saudita cerca di mantenere la sua influenza nel confronto con altre potenze regionali, come Turchia e Iran. Rafforzare l’alleanza con l’Egitto aiuta a mantenere la sua posizione dominante.
Dal punto di vista economico, l’iniezione di capitali è essenziale per l’Egitto, colpito dalla crisi economica dovuta al COVID-19, alla guerra in Ucraina e all’aumento dei prezzi di cibo ed energia. L’Egitto, dipendente dalle importazioni di grano e combustibili, può stabilizzare i mercati e finanziare progetti infrastrutturali grazie a questo aiuto.
Il PIF saudita, con un patrimonio di 925 miliardi di dollari, cerca di diversificare gli investimenti globali e ridurre la dipendenza dal petrolio. Investire in Egitto offre accesso a mercati in crescita e settori come turismo, energia e tecnologia. Gli investimenti sauditi potrebbero generare rendimenti a lungo termine e rafforzare i legami economici.
Per l’Egitto, gli investimenti del PIF rappresentano un’importante iniezione di liquidità e possono attrarre altri investitori internazionali. La creazione di posti di lavoro e lo sviluppo di progetti strategici potrebbero ridurre l’impatto della crisi economica e prevenire disordini sociali.