La Legge di Bilancio 2024 introduce una nuova misura per incentivare la sostituzione di elettrodomestici obsoleti con modelli a alta efficienza energetica. Questo bonus è diverso dal consueto bonus mobili e si concentra su frigo, lavatrice e lavastoviglie.
Come funziona il nuovo bonus elettrodomestici
Il bonus prevede una detrazione del 30% delle spese sostenute per l’acquisto di elettrodomestici con una classe energetica non inferiore alla B. L’importo massimo della detrazione è di 100 euro. Tuttavia, per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, il bonus può arrivare fino a 200 euro.
Questa misura, presentata in un emendamento della Lega e firmata dal deputato Alberto Luigi Gusmeroli, è stata pensata per aiutare le famiglie a rinnovare i loro elettrodomestici, migliorando l’efficienza energetica e riducendo i consumi.
Obiettivi: risparmio e sostenibilità
L’obiettivo di questa misura è duplice. Da un lato, si punta a migliorare l’efficienza energetica degli elettrodomestici italiani, favorendo il risparmio sulle bollette e riducendo l’impatto ambientale, grazie a consumi minori e a minore inquinamento. Dall’altro, l’incentivo vuole stimolare l’industria italiana, sostenendo la competitività e l’occupazione nei settori legati alla produzione e al riciclo degli elettrodomestici.
Un programma a lungo periodo
Il programma prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro all’anno dal 2025 al 2027, per un totale di 300 milioni. L’intento è quello di rinnovare un parco di grandi elettrodomestici che oggi è per la maggior parte obsoleto, migliorando così non solo la qualità della vita delle famiglie, ma anche la sostenibilità del settore.
Bonus elettrodomestici: supporto al riciclo e alla transizione ecologica
Oltre a favorire l’efficienza energetica, il bonus supporta anche il settore del riciclo. Gusmeroli sottolinea infatti che l’Italia gioca un ruolo di leadership in Europa proprio nella gestione del riciclo dei vecchi elettrodomestici. Con questa misura, si promuove una transizione ecologica che non solo mira alla sostenibilità ambientale, ma considera anche l’aspetto sociale ed economico, garantendo supporto all’occupazione e stimolando l’industria verde.