I dati forniti da Confindustria moda riflettono una situazione interessante per l’industria della pelle in Italia:
Fatturato: Il fatturato preconsuntivo delle aziende della filiera della pelle è previsto a raggiungere i 33 miliardi di euro, confermando una stabilità rispetto al 2022 e un progresso rispetto al 2021, segnalando un consolidamento dell’industria dopo la pandemia.
Export ed Import: Tra gennaio e ottobre 2023, le esportazioni hanno superato i 22,8 miliardi di euro, registrando un aumento del 1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Allo stesso tempo, le importazioni sono diminuite a 10,5 miliardi di euro, mostrando una riduzione dello 0,4% rispetto al 2022. La bilancia commerciale è positiva per 12,3 miliardi di euro, in crescita del 2,3% rispetto al 2022.
Principali mercati di destinazione: I principali mercati di destinazione per il prodotto pelle italiano includono la Francia, gli Stati Uniti, la Svizzera, la Germania e la Cina. La Francia e la Cina hanno registrato significativi aumenti rispetto al 2022, mentre gli Stati Uniti hanno mostrato una diminuzione. La Svizzera ha visto una riduzione del 35,4% rispetto al 2022.
Commercio intra ed extra UE: Nei primi 10 mesi del 2023, la maggior parte delle esportazioni ha avuto come destinazione i mercati extra UE 27 post Brexit, rappresentando il 58,8% del totale. Inoltre c’è stato un crollo dell’import di materie prime e semilavorati provenienti da paesi lontani come la Cina, il Vietnam e l’India. C’è stata, però, una crescita dell’import da paesi intra UE 27 post Brexit, come fa notare Confindustria moda.
Infine, è importante notare che si sta assistendo a un processo di reshoring e nearshoring. Questo potrebbe indicare una tendenza verso una maggiore produzione e importazione da parte dei paesi all’interno dell’UE stessa. L’influenza probabilmente deriva da fattori come la Brexit e altre considerazioni economiche e logistiche.