Il testo della manovra di bilancio 2025, firmato dal Quirinale, è stato recentemente depositato alla Camera. Questo documento comprende 144 articoli che trattano misure fiscali, pensioni e la revisione della spesa pubblica.
Detrazioni fiscali
Tra le principali novità, emerge una stretta sulle detrazioni per i redditi superiori a 75.000 euro. In particolare, chi guadagna tra 75.000 e 100.000 euro potrà detrarre fino a 14.000 euro. D’altra parte, chi supera i 100.000 euro avrà un limite di 8.000 euro. È importante notare che, in assenza di figli, queste cifre si dimezzano. Inoltre, chi ha un solo figlio avrà un’agevolazione ridotta, mentre le famiglie con più di tre figli o con figli disabili manterranno l’importo intero.
Fondi per la sanità e le pensioni
Per quanto riguarda la sanità, il fabbisogno nazionale aumenterà di 1,3 miliardi di euro nel 2025, con incrementi progressivi previsti fino al 2030. Per le pensioni minime, invece, è previsto un aumento del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026, portando l’importo a 617,90 euro.
Normative per le banche
Inoltre, la legge di bilancio prevede un rinvio per le deduzioni delle svalutazioni e perdite per le banche. Le quote saranno differite su più anni, facilitando così la gestione delle finanze bancarie.
Bonus per le nascite
Un’importante iniziativa introdotta è il “bonus nuove nascite”. Questo bonus, pari a 1.000 euro, sarà disponibile per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1 gennaio 2025. È fondamentale sottolineare che questo importo non concorre alla formazione del reddito e sarà riservato alle famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro.
Contratti pubblici
Per quanto riguarda i contratti pubblici, la manovra destina ben 10,855 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Gli oneri a carico dello Stato aumenteranno progressivamente, garantendo così una maggiore sostenibilità.
Limitazioni per i compensi pubblici
Un altro punto rilevante riguarda i compensi per i vertici degli enti pubblici. Questi non possono superare il 50% del salario del presidente della Corte di Cassazione. Questa norma si applicherà a partire dal 1 gennaio 2025.
Spese escluse dal tetto di detrazioni
In aggiunta, le spese sanitarie e i mutui sono esclusi dal tetto delle detrazioni. È interessante notare che sono escluse anche le spese per prestiti contratti fino al 31 dicembre 2024.
Controllo e monitoraggio
Infine, per migliorare il controllo delle finanze pubbliche, un rappresentante del Ministero dell’Economia parteciperà ai collegi di revisione degli enti che ricevono contributi significativi. Il limite di “significatività” per i contributi sarà definito entro marzo 2025.