La Tunisia mostra alcuni segnali di miglioramento economico, ma il tasso di crescita rimane deludente. Secondo Jihad Azour, direttore del Dipartimento per il Medio Oriente e l’Asia centrale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), sono richieste riforme strutturali urgenti. Questa dichiarazione è stata rilasciata in occasione delle riunioni annuali del FMI e della Banca Mondiale nel 2024.
Crescita Economica Modesta per la Tunisia
La crescita economica tunisina è prevista all’1,6% per il 2024 e il 2025. Questo è il tasso più basso tra i paesi nordafricani. Per confronto, l’Egitto crescerà del 4,1%, la Mauritania del 4,2%, il Marocco del 3,6% e l’Algeria del 3%. Nonostante alcuni miglioramenti nel commercio estero e nell’agricoltura, la Tunisia deve affrontare sfide significative.
Sfide Occupazionali e di Investimento
La Tunisia ha bisogno di creare nuovi posti di lavoro e attrarre investimenti. Azour ha evidenziato che, sebbene il governo abbia adottato alcune misure di spesa pubblica, sono necessarie ulteriori riforme strutturali. Si prevede che il tasso di disoccupazione raggiunga il 16,4% nel 2024, un segnale allarmante.
Necessità di Riforme per una Tunisia più competitiva
Azour ha sottolineato che è fondamentale introdurre riforme per stimolare la crescita economica. Queste riforme devono ridurre il carico sulle banche pubbliche e ampliare le opportunità di finanziamento. Inoltre, l’FMI non ha notizie di nuovi negoziati con il governo tunisino riguardo a finanziamenti. Un programma di finanziamento precedente, approvato nel 2022, non è stato ancora finalizzato.
Situazione delle Negoziati
Nel 2022, un accordo preliminare per un finanziamento di 1,9 miliardi di dollari nell’ambito dell’Extended Fund Facility era stato raggiunto, ma le trattative si sono bloccate. Nel giugno 2023, il presidente Kais Saied ha dichiarato che qualsiasi negoziazione con l’FMI non dovrebbe presentarsi come un diktat. Ha avvertito che soluzioni convenzionali potrebbero aggravare la crisi sociale nel Paese.