L’idea di adottare l’ora legale in modo permanente durante tutto l’anno emerge come una proposta di grande interesse. Ancora di più in un periodo in cui l’attenzione verso il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale sono al centro del dibattito pubblico. Mentre gli italiani si preparano a spostare le lancette in avanti di un’ora nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, si riaccende il dibattito sull’efficacia e sulle conseguenze di questa pratica.
Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), l’adozione permanente dell’ora legale porterebbe a un notevole risparmio energetico per l’Italia. Si stima che ciò comporterebbe un consumo energetico annuo ridotto di circa 720 milioni di kWh, con un risparmio economico stimato di 180 milioni di euro sulle bollette energetiche dei cittadini. Questa riduzione del consumo non solo sarebbe vantaggiosa per le tasche degli italiani, ma avrebbe anche un impatto positivo nella lotta contro il cambiamento climatico.
Secondo l’analisi della Sima, supportata dai dati di Terna, dall’anno 2004 al 2022 l’Italia ha già risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità grazie all’ora legale. L’adozione permanente di questo orario potrebbe portare a una riduzione aggiuntiva delle emissioni di CO2. La riduzione ammonterebbe a circa 200.000 tonnellate all’anno, equivalente all’assorbimento di CO2 da parte di 2 a 6 milioni di nuovi alberi piantati.
Tuttavia, nonostante i benefici economici e ambientali, ci sono delle criticità da considerare, soprattutto per quanto riguarda la salute pubblica. La Sima evidenzia come il cambio orario possa influenzare negativamente il ritmo circadiano delle persone. Esso porterebbe a disturbi del sonno, aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Alcuni studi hanno anche evidenziato un possibile legame tra il cambio orario e un aumento degli attacchi cardiaci e dei problemi psicologici.
Una petizione promossa da Sima e Consumerismo No Profit, che ha raccolto oltre 336.000 firme, chiede alle istituzioni italiane ed europee di considerare l’adozione permanente dell’ora legale. Questo movimento è in linea con una Direttiva europea del 2019. Pur eliminando il doppio cambio orario, permette agli Stati membri di scegliere il proprio fuso orario. Si auspica un coordinamento per minimizzare gli impatti sul commercio e sui trasporti.
L’adozione dell’ora legale tutto l’anno in Italia potrebbe rappresentare un passo importante verso un modello di consumo energetico più sostenibile e un ambiente più salubre. Tuttavia, è necessario un esame attento di tutti gli impatti, compresi quelli sulla salute pubblica, per garantire che i benefici superino le potenziali conseguenze negative.